“La Quarta Guerra Mondiale e i nuovi mezzi con cui si combatte” è il titolo del convegno che per iniziativa del Rotary Club Todi, con il patrocinio del Comune di Todi e dell’UniTre ha preso vita lunedì 26 febbraio presso la Sala del Consiglio Comunale della città di Jacopone. L’iniziativa è stata pensata con l’intento di ricordare 2 anni dall’invasione su larga scala dell’Ucraina e 10 anni dall’inizio della guerra del Cremlino in Ucraina.
Pensando alla ‘guerra fredda’ come ‘Terza guerra mondiale’, l’attuale situazione geopolitica globale è stata oggetto di una ricognizione a partire dalle nuove forme di armi utilizzate nei vari conflitti in essere, definendo, quindi, quella che è attualmente in corso come la ‘Quarta guerra mondiale’.
Aperto a tutta la cittadinanza e rivolto in modo particolare agli studenti dell’ultimo anno delle Scuole Superiori di Todi, la giornata di studio ha visto la collaborazione del Liceo ‘Jacopone da Todi’ e dell’Istituto di Istruzione Superiore ‘Ciuffelli Einaudi Angelantoni’, con la partecipazione di oltre duecento ragazzi delle classi terminali, accompagnati dai rispettivi docenti.
Introdotti dal Presidente del Rotary Club Cesare Angelantoni e salutati dal vicesindaco Claudio Ranchicchio si sono succeduti negli interventi i prestigiosi ospiti: Federigo Argentieri, Docente di Scienze Politiche alla ‘John Cabot University’ di Roma e Direttore del ‘Guarini Institute for Public Affairs’; Olena Ponomareva, Docente di Ucrainistica nel Dipartimento di Studi europei, americani e interculturali dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma; Sabrina De Gaetano, Presidente della Fondazione Baylon di Fiesole ed esperta di guerra ibrida cinese e Massimiliano Di Pasquale, scrittore, ucrainista, Direttore dell’Osservatorio Ucraina della Fondazione Gino Germani.
“Gli studenti – ha dichiarato proprio il dottor Di Pasquale che a Todi ha parlato di misure attive, guerra ibrida e della ‘dezinformatsiya’ russa nel panorama mediatico italiano – sono il nostro futuro, è importante che sappiano cosa sta succedendo e quali rischi corre il mondo democratico sotto attacco da parte di regimi dittatoriali e autocratici.”
“Alla guerra convenzionale, – si legge nella nota a cura del Rotary – gestita con armi fisiche da forze armate regolari, e alla guerra svolta attraverso operazioni clandestine attuate da milizie mercenarie e organizzazioni private terroristiche, infatti, si affianca l’utilizzo massiccio e ‘scientifico’ di propaganda e disinformazione, anche con forte impiego di sabotaggi cibernetici. Si pensi al fatto che parti sempre più importanti delle operazioni militari sono oggi gestite da intelligenze artificiali situate direttamente sui pezzi d’arma impiegati (robot militari e droni)”.
Maria Vittoria Grotteschi